Ricarica

RICARICA UNA VECCHIA PASSIONE:

la più grande risorsa sono i vecchi e nel mondo del tiro, i vecchi tiratori e ricaricatori sono un bene da tenere a conto, è facile oggi ricaricare seguendo internet si può fare quasi tutto. Ma quando qualcosa non va ? Certi trucchi, certe sottigliezze te le deve insegnare un “vecchio” che le ha già sperimentate sulla sua pelle e le ha perfezionate con il tempo.

Per iniziare, vi consiglio un’approfondimento dei termini usati in questo mondo, le unità di misura spesso non sono metriche, ma anglosassoni. Nella pagina Balistica, troverete informazioni e approfondimenti generali.

Primi passi:

Una volta sparate un po’ di cartucce acquistate si inizia ad avere la voglia di sperimentare. In questo campo si hanno un’infinità di variabili, che fanno si che si possa testare munizioni con diverse polveri, inneschi, pesi delle ogive, tipo di ogive, lunghezza del proiettile finito, ecc, con risultati molto diversi tra le varie prove.

Per questo motivo, per iniziare bisogna appoggiarsi a dei manuali, libri e consigli di chi ha già praticato ricarica. Io ho iniziato con un manuale in inglese della Speer Nr13, che dà molti spunti, e insegna i passi necessari della ricarica, come:

  • la preparazione dei bossoli (pulizia, ricalibratura, allargamento del colletto),
  • innescatura,
  • peso della polvere,
  • inserimento della palla e in alcuni casi,
  • crimpatura.

Da circa 2 anni sono in possesso di una manuale in italiano, magistralmente scritto, e lo consiglio vivamente a chi sta per intraprendere questo stupendo hobby.

  • RICARICARE, di Gianluca Bordin, ISBN 978-88-902971-1-3

Nei manuali troverete sempre un minimo e il massimo dei caricamenti, e vi do un consiglio: NON INIZIATE SUBITO CON IL MASSIMO, per un semplice motivo; la vostra arma potrebbe avere un piccolo difetto, che con munizioni “factory” non da problemi ma con pressioni superiori, vi può esplodere in mano! Quindi procedere a piccoli passi alla volta.

Un’altra premessa, Internet! Ah internet, ha un’infinità di dati di ricarica, ma spesso non sono ufficiali e di conseguenza non affidabili. Se basate una ricarica su internet, incrociate sempre i dati, con magari dei programmi di balistica. Io personalmente uso QuickLoad.

Utensili

Per poter ricaricare oltre alle guide e youtube, vi necessita un certo quantitativo di utensili e gadget. Il mio Kit base è della RCBS, che comprende di:

  • Pressa
  • Dosatore volumetrico
  • Bilancia
  • Pad per lubrificare
  • Spazzola per lubrificare
  • Imbuto
  • Svasatore colletti
  • Tornietto manuale

RCBS Reloading Kit

Ora vi necessitano i Deiss, per ogni calibro che volete ricaricare, nel mio caso al momento sono in possesso per:

  • 9 Para
  • .454 Casull,
  • 10Auto.
  • .45ACP
  • .308Win
  • .50AE
  • 7.5×55 Swiss
  • 45 WM
Polveri

Le polveri sono molto “stratificate” nella progressività, cioè a prescindere dal fabbricante, la gamma va da quella veloce, a quella lenta. Queste poveri necessitano degli inneschi “Magnum”, cioè capaci di generare una fiamma di innesco molto calda e potente. Personalmente uso polvere di questi fabbricanti:

  • Hodgon H110 (454 Casull e 50AE)
  • Hodgon Varget (308Win)
  • Accurate 2400 (454 Casull, 45LC, 10mmAuto)
  • BlueDot (10mm Auto)
  • Vithavouri (308Win)
  • Alliant (9mm)
  • RS 52 (Realod Swiss) (308Win, 7.5×55 Swiss)

Le polveri lente sono usate per lo più nei fucili, e i propellenti veloci in pistole di piccolo calibro.

Inneschi

L’innesco contiene questa piccola carica detta

appunto carica d’innesco. La sostanza detonante dell’innesco è

molto diversa da quella che compone la carica di lancio, cioè la polvere da sparo. Abbiamo visto come la polvere sia trattata con agenti che ne impediscono l’accensione accidentale per sfregamento o percussione, la carica di un innesco invece deve essere sensibile sia allo sfregamento che alla percussione, ciò vuol dire che questa sostanza detona bruscamente se percossa, schiacciata o sfregata

Rosate ottenute con ricarica:

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Rosata a 100m con Tikka in .308Win

Nel tiro a lunga distanza, molti più fattori diventano variabili da considerare, per esempio OAL (Overall Lenght), la concentricità della palla rispetto al bossolo, la precisione del peso della polvere, ecc, deve essere maniacale.

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Rosata ottenuta a 600y con Savage BA10 in .308Win

Quando ricarico queste munizioni, si pesa ogni singola dose di polvere, si misura e controlla la concentricità di ogni singola cartuccia. Un  lavoro lungo, ma necessario, per rendere la munizione il più costante e standardizzata possibile.

Savage BA10 con ottica Zeiss Victory

Personalmente, per il tiro lunga distanza, utilizzo la cartuccia 308Win, per motivi legati, sia all’economicità dei componenti, che per quantità pressoché infinita di “ricette” già pronte e testate.

Sequenza di tiro con una Ruger in 454 Casull ricaricata.

Video guida e di paragone tra munizioni commerciali e ricaricate.

Video con una mia prova con una Desert Eagle in .50AE.

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