Kevin Mitnick

6 agosto 1963 – 16 luglio 2023

Da qualche anno, desideravo scrivere un mio pensiero su quest’uomo, Kevin Mitnick, che più di tutti mi ha inspirato nell’approfondire il mondo della Cyber Security. Purtroppo il tempo l’ho trovato solo dopo aver saputo della sua morte….

Nella lettura dei suoi libri, degni di un film, ho potuto scoprire le sue tecniche di accesso a dati sensibili, in particolare, l’ingegneria sociale. Tale tecnica, è l’unica che funziona in qualsiasi epoca perché, la tecnica informatica evolve moltissimo e, filtri, algoritmi, aiutano molto a prevenire attacchi via Software. Dunque, spesso si accede a sistemi protetti “semplicemente” entrando in possesso di dati di accesso. Una delle tecniche più utilizzate negli ultimi anni, è il Phishing.

Ma ora vi racconto i punti salienti della storia di Kevin:

È il 1979 un ragazzino di 16 anni riesce a farsi dare il numero telefonico di accesso ad ARC, il sistema informatico sul quale la Digital Equipment Corporation, uno dei grandi nomi dell’informatica dell’epoca, sta sviluppando il suo nuovo sistema operativo. Il ragazzino entra nel sistema e copia il software. Per questo reato trascorre un mese in carcere e resta per tre anni in libertà vigilata. Verso la fine del periodo di sorveglianza riesce a entrare nei computer della società telefonica Pacific che gestiscono le segreterie telefoniche. Per i successivi due anni e mezzo si rende irreperibile usando telefoni cellulari clonati per nascondere la sua localizzazione e violando numerosi sistemi informatici. Il ragazzo viene inseguito a lungo dall’FBI, che lo arresta nel 1995 per una lunga serie di reati informatici e trascorre cinque anni in carcere.

La rete si attiva:

Ricercato!

Ma questa non è la storia di un criminale informatico qualunque, perché l’allora nascente Internet insorge in sua difesa. Il sito Yahoo, popolarissimo in quel periodo, viene violato e ospita un messaggio che chiede la scarcerazione del giovane hacker. Lo stesso succede al sito del New York Times.
La rivista Informatica 2600 The Hacker Quarterly, lettura fondamentale degli hacker di allora, distribuisce un adesivo con due semplici parole che faranno la storia dell’informatica free Kevin.

Quel ragazzo infatti, è Kevin Mitnick, nel mondo Hacker conosciuto come Condor, uno degli hacker più famosi e temuti della storia dell’informatica e la punizione inflittagli dalle autorità viene vista da molti informatici come eccessiva e gonfiata dalle pressioni dei media. Anche perché le tecniche di penetrazione usate da Mitnick sono spesso elementari e basate più sulla persuasione delle persone, il cosiddetto social engineering e sulla inettitudine delle aziende in fatto di protezione dei dati e di sicurezza dei sistemi che su chissà quali acrobazie informatiche e mitiche ha avuto accesso a tantissimi sistemi ma non ne ha tratto grande profitto economico. Kevin viene rilasciato nel 2000 con il divieto severissimo di usare qualunque sistema di comunicazione diverso dal telefono fisso e diventa un affermatisi consulente informatico che insegna le proprie tecniche di social engineering agli addetti alla sicurezza di moltissime aziende in tutto il mondo. Scrive alcuni dei libri fondamentali della sicurezza informatica come The Art of Deception in italiano, L’arte dell’inganno e di The Art of Intrusion, che diventa l’arte della intrusione in italiano.

Racconta il proprio punto di vista sulle sue scorribande informatiche nel libro Ghost in the Wires. Altra lettura obbligatoria per chiunque voglia fare sicurezza informatica, seriamente tradotta in italiano con il titolo Il fantasma nella rete.

La particolarità del biglietto da visita:

Biglietto da visita di Kevin

Una delle sue caratteristiche, oltre alla fama mondiale nel suo campo, è il suo biglietto da visita. È realizzato in lamina di metallo fustellate in modo da formare dei grimaldelli che sono funzionanti e adatti ad aprire la maggior parte delle serrature. Mentre preparo questo podcast, il New York Times, quello violato tanti anni fa dai sostenitori di Kevin, che ha pubblicato la notizia della sua morte a 59 anni in seguito alle complicanze di un tumore pancreatico. Lascia la moglie Kimberly, che aspetta da lui il primo figlio. E qualcuno su Twitter si augura caldamente che l’inferno e il paradiso abbiano installato l’autenticazione a due fattori. Kevin is free.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

2 Risposte a “Kevin Mitnick”

  1. Grazie mirkosigno, ho letto il primo dei libri consigliati, e mi è piaciuto moltissimo. Non ne avevo mai sentito parlare prima di leggere il tuo articolo. Grazie delle dritta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *