Egitto

 

Siti e città visitate:

CAIRO

OASI  DI SIWA

ALESSANDRIA

ASSUAN

CROCIERA

 

LUXOR EAST BANK

LUXOR WEST BANK

DAHAB

CONCLUSIONI

Premessa:

L’Egitto è un paese molto bello e interessante, ma per chi vorrebbe cimentarsi in un viaggio fai da te, deve premunirsi di una grande quantità di pazienza. Questo perché gli Egiziani sono incredibilmente pedanti e se non si sta molto attenti, ti possono rovinare ogni cosa!!!
Essi sono alla continua ricerca di soldi, comprensibilmente vista la vita di stenti che la maggior parte di loro vivono. Il viaggio è durato un mese, quindi siamo stati molto a contatto con le persone e di conseguenza, molto piu vulnerabili a quanto scritto sopra.


 

Giorno della partenza:

Dopo molte mete prese in considerazione per il nostro viaggio di nozze, decidiamo per l’Egitto, di cui avevamo letto molto. Ci organizziamo un bel mesetto di vacanza per godercelo con calma.
Partiamo alle 11:00 di sabato 13 ottobre da Bellinzona con la Giosy Tour per Malpensa. Arriviamo e troviamo il volto ritardato di 1 ora…..si comincia bene!!! Volo su un’Airbus 320 vecchio come me, ma arriviamo sani e salvi al Cairo, alle 21:00. Troviamo ad aspettarci un tassista mandato dal nostro albergo, che ci porta al Longchamps nel quartiere Zamalek. Questo albergo resterà la nostra base per i susseguenti 4 gg. Zona piuttosto tranquilla (rispetto al centro). E si perché la tranquillità è un concetto molto astratto da queste parti….


 

CAIRO

Il giorno 14 ottobre facciamo (con lo stesso tassista di nome Ashraf) il giro di Giza (Piramidi e Sfinge). Che dire …si rimane stupiti quando ci si presenta davanti il complesso di Giza, imponete e super affollato!!

Sfinge

Piana di Giza

Sfinge + piramidi

La grande piramide svetta cosi in alto che ti viene male al collo ad osservarla per troppo tempo e da troppo vicino!! Secondo me la migliore visione del complesso la si ottiene solo con la vista aerea….Dopo un paio d’ore andiamo a visitare la necropoli di Sakkara, complesso che include alcune piramidi e la tomba più grande dell’antico regno. La piramide più famosa è la piramide a gradoni, ha la base di 121×109 m. e un’altezza di 60 m. è costruita con pietre calcaree ricche di argilla e quindi molto friabili. Questo maestoso monumento, visibile a grande distanza, era il monumento funerario del re ZOSER della III dinastia. Fu costruito dal grande architetto IMHOTEP.

Piramide gradoni di Dashur

All’interno della Piramide Rossa di Dashur

Secondo gli archeologi, sarebbe la più antica d’Egitto, con la spiegazione che i costruttori non avevano ancora affinato la tecnica di costruzione…

Al pomeriggio visitiamo la piramide rossa a DASHUR, La piramide settentrionale è detta piramide rossa, per il colore rossiccio del calcare locale di cui è costruita; il rivestimento in gran parte caduto era però in calcare bianco di Tura; la forma è quella della piramide regolare con il lato di base di 220 metri – dimensione superata solo dalla piramide di Cheope a GIZA – e l’altezza di 104 metri; l’inclinazione delle facce è inferiore a quella della piramide di Cheope. La seconda, la piramide meridionale, costruita per prima, è detta piramide romboidale, perchè l’inclinazione delle facce cambia, a circa metà della loro altezza, generando uno spigolo. Si pensa quindi che vi sia stato un pentimento progettuale nel corso della costruzione. Il lato è di metri 183.5 e l’altezza di 105. L’altezza sarebbe stata di quasi 130 metri se si fosse mantenuta fino alla fine l’inclinazione della parte inferiore, che è maggiore. Sempre a Dahshur, più a oriente, vicino al limite delle terre coltivate, sono allineate tre piramidi di re della XII dinastia (Regno medio). La piramide romboidale non è visitabile perché zona militare.

Nella piramide rossa entriamo e diciamocelo; non è poi un granchè; all’interno faranno 50 gradi e tassi di umidità praticamente al 100%. C’è un’odore fortissimo di ammoniaca, molto fastidioso.

Il 15 ottobre visitiamo la città del Cairo, andiamo a mercato El Kahlili, ci cimentiamo all’acquisto con incluso litigate per i prezzi. Acquistiamo parecchia roba perché pensavamo di spedirla con la posta o corriere, ma alla fine me la sono portata in giro per tutto il mese. La spedizione costava circa 300$…..americani !!! Al pomeriggio andiamo a visitare la moschea Muhammed Alì e la “Citadel”.

Moschea Muhammed Alì alla Cittadella

Mercato El Kahlili

Il 16 ottobre visitiamo il museo Egizio….. un vero strazio!!! Gruppi di turisti con acclusa guida che sbraita e non c’è nessuno che ascolta….museo organizzato peggio di una discarica, si passa dalle varie ere e stili senza quasi accorgerti!!! Tutti i reperti, sono alla portata di mano di chiunque, sarcofaghi pieni di rifiuti, un vero disastro. Molti reperti non sono classificati, senza descrizione, una cosa veramente faticosa. L’unica parte del museo ben organizzata, visto anche il valore venale e non solo artistico dei reperti, è la sala di Tutancamun. Sembra di entrare in un altro museo!!!

Finita la visita ci cimentiamo in un paio di attraversamenti di strada (esperienza decisamente adrenalinica!!), e andiamo a mangiare in un bel ristorantino chiamato………….Prezzi ottimi e qualità ottima!!!

Alla fine del pranzo andiamo alla ricerca del Terminal dei Bus e acquistiamo i biglietti per Marsha Truh per la direzione dell’Oasi di Siwa.

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Oasi di SIWA

Per gli amanti dei VERI viaggi culturali alla ricerca di luoghi che mantengono una propria unità culturale, di antichi costumi, usanze e tradizioni, di dialetti originali rimasti immutati nel corso dei secoli, non si può non dedicare un paio di giorni alla visita di uno dei luoghi più paradisiaci e straordinari dell’Egitto: l’oasi di Siwa.

Il 17 ottobre mattina pioveva alla grande e prendiamo il taxi per la stazione del bus per direzione Alessandria. Ci impieghiamo quasi 2 ore per uscire dal Cairo, perché piovendo, si era allagata l’autostrada…….dopo circa 9 ore di bus, alle 23 circa arriviamo all’oasi di Siwa, e un ragazzino del posto, ci accompagna all’Hotel Kilane. L’Hotel si trova al centro cittadino e quindi è un vero bordello, ma siamo talmente stanchi che ci addormentiamo come sassi.

Al mattino del 18 ottobre ci alziamo e facciamo colazione nel “ristorante” dell’Hotel che si trova sul tetto dello stabile e si gode una bella vista.

SIWA è’ un’occasione unica per entrare in contatto con una realtà praticamente isolata dal resto del Paese, rimasta tale da secoli, senza subire le influenze esterne e soprattutto i danni che molto spesso accompagnano il turismo di massa(credo proprio ancora per poco! Alcune agenzie locali hanno iniziato ad organizzare pullman per l’oasi, cosicchè l’afflusso di turisti è sempre maggiore!).

Il viaggiatore si troverà di fronte uno scenario idilliaco, quasi un miraggio tra le calde sabbie del deserto Libico: un’immensa distesa di palme colme di datteri, sorgenti d’acqua potabile, piccoli laghi, vere e proprie fonti termali: il tutto tra enormi distese di dune.

Oggi Siwa conta circa 11000 abitanti, alcuni dei quali vivono ancora nelle antiche costruzioni di mattoni di fango; tutti conservano tuttora la propria identità culturale, indossano gli antichi costumi, parlano in un particolare dialetto berbero( il “siwi”) assolutamente incompreso dagli altri abitanti d’Egitto. A consentire la conservazione di queste antiche tradizioni hanno contribuito la posizione geografica dell’oasi ai confini con la Libia, la determinazione degli abitanti berberi ed un vero e proprio isolamento dal resto dell’Egitto: pensate che solo agli inizi degli anni ’80 venne costruita la prima strada asfaltata che collegava l’oasi ad un centro urbano, Marsa Matruh. Un paio di giorni sono sufficienti per ammirare le naturali attrattive dell’oasi.

Finito colazione cerchiamo il ragazzino conosciuto alla sera sul Bus, e il suo asinello, e ci facciamo portare in giro per il paese e per l’ufficio turistico, dove raccogliamo le informazioni che ci interessano.

Vista sul lago salato dal tempio dell’oracolo

Vista di Siwa da Shali

Siwa ha molti posti da visitare, e consiglio di farlo in bicicletta è molto più rilassante!!!

Il primo posto visitato è la “collina della morte”(il Gebel el-Maut) con le sue tombe risalenti alla XXVI dinastia e al Periodo Tolemaico. È una collina, che di sera è splendidamente illuminata. Purtroppo tali tombe sono state molto rovinate dagli invasori italiani che durante la seconda guerra mondiale si trovavano in queste zone. Poi ci spostiamo al “tempio dell’Oracolo” dedicato al dio Amon), che troviamo anche tra le cronache delle campagne di Alessandro il grande. Poi, sempre con l’asinello, ci spostiamo nella zona dei bagni di Cleopatra, dove un tempo le spose si bagnavano il giorno delle nozze, e ci buttiamo dentro per rinfrescarci!! Una vera goduria…peccato che io salto dentro con il cellulare in tasca, con risultati ben chiari a tutti. Al pomeriggio andiamo a visitare la città di Shali, meglio dire i resti della città, perché è stata abbandonata nel 1926 dopo i danni causati da una pioggia durata 3 giorni. La città era costruita con mattoni di sale e fango. Nel tardo pomeriggio prendiamo a noleggio 2 bici per visitare il “lago salato” con la sua sorgente. Il posto è anche attrezzato con un piccolo bar, dove si può sorseggiare un tè durante il tramonto sopra le dune del deserto libico.

Lago salato

Bar ……

Vista……

Palme da datteri

Le nostre ombre….in bici

 

Il giorno 19 ottobre mattina relax e preparazione delle valigie per la partenza notturna direzione  Alessandria. Nel pomeriggio facciamo un’uscita nel deserto tra le dune con un Pick-up, di  trent’anni, ma che ancora andava…..

IL DESERTO È UNO SPETTACOLO!!!!

Iniziamo con una corsa tra le dune, e ci fermiamo in una oasi dove si potrebbe fare il bagno. Dopo la sosta di circa 20 minuti, ci dirigiamo alla zona dei fossili, un’estensione di centinaia di metri quadrati, pieno di conchiglie ecc. Dopo qualche foto ci avviamo per  un’altra oasi, con annesso bagno termale, e ci beviamo un bel tè in attesa del tramonto. A circa 15 minuti prima del tramonto ci spostiamo in cima alle dune il più alto possibile, per goderci il tramonto. Un vero sogno. Il silenzio tra le dune, si sentiva solo le nostre voci e il vento. BELLISSIMO !!!!

Verso le 22 ci dirigiamo alla fermata del bus, per partire in direzione di Alessandria, una notte orrenda dove non abbiamo chiuso occhio. L’unica nota positiva di quella trasferta è stata la fermata a metà strada per toilette, e rifocillarsi. Ho visto il cielo come si presenta di notte nel deserto, senza inquinamento luminoso, è una cosa incredibile siamo rimasti incantati.

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Alessandria

Alle 6:00 del 20 ottobre, arriviamo ad Alessandria. Stanchi della nottata d’inferno passata sul bus, cerchiamo l’Hotel UNION riservato il giorno prima, che verso le 8 troviamo ma con una sorpresa: la nostra riservazione non viene trovata, e ci viene data una camera con bagno esterno…….noi scazzati…..andiamo a farci un giro sul lungomare lungo circa 4 Km. Al pomeriggio torniamo all’albergo e alla reception c’è un cliente americano che insulta come cani quelli della reception, li lascio fare e capisco che è un problema  di ricevute. Prendo la palla al balzo e dopo le mazzate dell’americano , arrivano anche le mie, e guarda caso la camera riservata salta fuori……un’albergo osceno!!! Organizzazione, qualità della prima colazione, ricevute, personale della reception (almeno uno….era proprio stronzo!!!) fanno pena. Sconsiglio, anche se in ottima posizione, di andarci.

     

Alessandria non è poi quell’idilliaco posto che viene spesso dipinto da tutti, forse anche per colpa delle premesse. Andiamo al forte di Qaitbey che domina la Baia Orientale. Fu fatto costruire su una stretta penisola dal sultano mamelucco Qaitbay nel 480 d.C., sulle rovine del leggendario Faro di Alessandria (una delle sette meraviglie del Mondo Antico). Il Faro rimase funzionante per 17 secoli e fu distrutto da un terremoto. Quando Qaitbay fece costruire il forte per fortificare il porto di Alessandria utilizzo i resti del Faro, ormai crollato da oltre un secolo. Nella visita abbiamo l’accompagnatore Egiziano, un vero strazio, che non ci lascia tranquilli un’attimo. Grazie a lui però abbiamo la conferma di come trattano i turisti: alla cassa l’egiziano prende il biglietto per lui e cerca di comprare anche i nostri, ebbene le ragazze della cassa si accorgono che siamo turisti e ci fanno pagare il prezzo dei turisti, che è di 20 VOLTE SUPERIORE AL PREZZO NORMALE !!!!! 20 LE contro la 1 LE pagata da loro…..LADRI. Qui da noi il turista e il locale pagano lo stesso prezzo, ma quando gli egiziano vengono in vacanza da noi bisognerebbe fare prezzo normale X 20!!!!

Biblioteca di Alessandria

Parcheggio da finesse

Muro di fronte alla biblioteca

Torniamo al forte: molto bello e ben tenuto; pulito ben organizzato rispetto allo standard visto fin’ora. Alla sera andiamo in un ristorante solo per turisti o ricconi del posto, a mangiare pesce…non male.

Il 21 ottobre, giorno della partenza per Assuan, il mattino lo passiamo alla biblioteca di Alessandria. Al pomeriggio prendiamo un treno in prima classe per il Cairo, dove ci aspetta un treno notturno, consigliato su tutte le guide,  per appunto Assuan. Alla stazione Giza del Cairo facciamo la conoscenza di 2 australiani che lavorano come istruttori di surf a Marsh Alam. Con un ritardo di circa 45 min arriva il nostro treno, ci piazziamo e facciamo cena. La notte è un’inferno, rumore, vibrazioni, ecc non ci fanno chiudere occhio. Consiglio vivamente l’aereo!!!

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Assuan

Al mattino del 22 ottobre arrivo ad Assuan, cerchiamo un Hotel, e lo troviamo (unica camera libera ??) in centro. Prima uscita è il museo Nubiano, consiglio vivamente la visita di tale museo, per l’estremo ordine e qualità. Molti i reperti interessantissimi, tra cui un uovo di struzzo, usato come borraccia, che su di esso è marcato il Nilo e le tre piramidi di Giza. Niente di eccezionale direte voi, tranne per il fatto che l’uovo è datato al carbonio 4500 a.C. invece le piramidi non esistevano (dicono) prima del 2500 a.C. Un caldo infernale ci aspetta all’uscita del museo, che in quei giorni nel sud dell’Egitto toccava i 38°C!!!!  Al pomeriggio andiamo a mangiare in un carinissimo ristorante sulle sponde del Nilo, chiamato Panorama dove si mangia abbastanza bene e il servizio è ineccepibile! Alla fine del pranzo si possono gustare tè delle più disparate qualità!!! Finito di mangiare iniziamo a chiedere in giro ad un paio di capitani, offerte per la crociera direzione Luxor, che da lì a 2-3 giorni avremmo intrapreso. Alla sera ci gustiamo lo stupendo tramonto sul Nilo, che da queste parti è particolarmente suggestivo!!

Nilo ad Assuan

Feluche

Il giorno 23 ottobre andiamo all’ufficio turistico e organizziamo la crociera. Il pomeriggio prendiamo una feluca, con pranzo incluso (pesce) e ci spariamo un tour attorno Elefantin Islan, di circa 4 ore….molto rilassante…fino a quando non si deve pagare, allora la solita “litigata” perché ci provano sempre a fotterti…

     

Il 24 mattina presto (sveglia alle 3 di notte) partiamo per Abu Simbel. Il tour prevede : Abu Simpel, Philae Temple, Diga di Assuan e obelisco non terminato. Per arrivare ad Abu Simpel ci impieghiamo circa 4 ore, immersi nel deserto. I templi di Abu sono impressionanti, molto ben conservati. Se non fosse stato per l’UNESCO, ora sarebbero sott’acqua.

Abu Simpel

Abu Simpel

Tempio di Philae

Tempio di Philae

Tempio di Philae

Tempio di Philae

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Crociera

Il giorno 25 ottobre a mezzogiorno lasciamo l’Hotel per la nave da crociera che aspetta attraccata ai moli di Assuan. Alle 13 si mangia e si parte direzione Kom Ombo. La nave è molto bella, ha una 40 ina di cabine, a noi ci tocca una esterna, molto grande. La nave dispone di 2 ponti, discoteca, piscina e sala giochi. In serata arriviamo al sito.

Tempio Kom Ombo

Tempio Kom Ombo

Mercatino di fronte tempio Kom Ombo

Dopo la visita, cena e continuazione della navigazione verso Edfu. Al mattino 26 ottobre arriviamo ad Edfu per la visita. Dopo aver contrattato il prezzo per il trasporto (rigorosamente in calesse) dopo circa 15 minuti arriviamo al tempio. Al ritorno al momento di pagare, ennesima litigata per il compenso, che ogni 5 minuti, ma che dico, 2 minuti “evolve”!!

Tramonto sul Nilo

Tempio di Edfu

Tempio di Edfu

Chiuse di Esna

Una delle 300 navi che navigano sul Nilo

Ultima sera in crociera

Nel pomeriggio il viaggio continua verso Luxor. In tardo pomeriggio arriviamo alle chiuse di Esna e in serata a Luxor.

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Luxor East Bank

La notte la passiamo sulla nave, e al mattino del 27 ottobre scendiamo dalla nave, e ci portano in un’Hotel di nome Lotus a circa 2 Km a sud del tempio di Luxor e centro città. Dopo esserci piazzati in albergo, facciamo un giro in direzione del centro e visitiamo il museo di Luxor. Molto bello e interessante, anche per il fatto che espongono delle mummie, tra cui quella di Ramesses I. All’entrata del museo c’è una sala di proiezione, dove raccontano la storia dell’Egitto, con le scoperte delle varie tombe, nella valle dei re e delle regine.

Piscina e vista Nilo da Lotus Hotel

Il giorno 28 ottobre andiamo al tempio di Karnak enorme!! Contrattiamo il prezzo con un tassista, che con la promessa che il giorno dopo lo avremmo preso per tutto il giorno, ci fa un buon prezzo.

Tempio di Karnak

Tempio di Karnak

Tempio di Karnak

Tempio di Karnak

Tempio di Karnak

Tempio di Karnak

Il giorno 28 andiamo a fare un po’ di shopping, e alla sera ci fiondiamo del tempio di Luxor, splendidamente illuminato!! Di notte il tempio è molto più bello e suggestivo che di giorno..

Tempio di Luxor

Tempio di Luxor

Tempio di Luxor

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Luxor West Bank

Il 29 ottobre è venuto il momento di spostarsi nella Luxor meno turistica: la West Bank! Questa zona infatti è rimasta illesa, malgrado la presenza dei siti più inportanti dei tutto l’Egitto, dal fiorire di alberghi, ristoranti, ecc. Infatti è molto rurale, la gente vive di agricoltura e artigianato. Enorme presenza nella zona di artigiani che lavorano l’alabastro. Vista la possibilità di pernottare nella zona, prendiamo un “bungalow” costruito di fango e paglia, vicino ai colossi Mnemone. Il posto è molto carino e tranquillo, si chiama Nour El Gourna lo trovate su tutte le guide più importanti (Lonely Planet, ecc). Lasciamo i bagagli e ci facciamo portare nella valle dei Re. Il posto è enorme e ci si sposta con dei trenini dalle casse alle tombe. Purtroppo quel giorno una delle tombe più importanti e belle, è chiusa per ristrutturazione…….si guardano bene di informare prima…!!

Dopo la bruciante, nel vero senso della parola, visita della valle dei Re, ci spostiamo nel tempio di Hatshepsut. In questo tempio regna un’atmosfera triste, sapendo del attentato avvenuto nel ’96 dove persero la vita una 50 ina di persone.

Dopo la giornata super calda (sempre sui 37-38°C) ci rintaniamo in Hotel e facciamo pranzo, doccia e sonnellino. Domani è un altro giorno….prima però nolleggiamo 2 bici per i giri del giorno dopo.

Oggi, 30 ottobre, ci alziamo presto, alle 6.45 siamo già a colazione, e ci prepariamo per un’altra giornata di esplorazioni. Oggi in programma abbiamo la Valle delle regine, Deir El Medina (Villaggio degli artigiani), Habu Temple (Medinat Habu). All’ incrocio delle 2 direzioni (Valle dei Re e Valle delle Regine) c’è la biglietteria per tutti i siti “minori”. Bisogna acquistare prima i biglietti, altrimenti si torna indietro…..La prima visita è la Valle delle Regine, che in bici la piccola salita per raggiungere il sito, non è proprio leggera, ma essendo presto si sopporta bene!!  Il biglietto di “base” prevede la visita di 3 tombe. Particolare di una tomba di che nella camera del sarcofago c’è una piccola teca con un feto mummificato…..macabro…ancor di più essendo mia moglie incinta.

Valle delle Regine
 

Deir El Medina (villaggio degli artigiani)

Verso le 10:00 ci spostiamo ad Deir El Medina e verso le 11:00 è il momento di visitare il complesso funerario di Medinat Habu.

     

Al pomeriggio, mangiamo e ci riposiamo all’ombra di un vecchio albero (dicono circa 600 anni) al ristorante di Muhamed Alla sera andiamo al Marsam Hotel  a cenare.

Il giorno 31 ottobre in programma abbiamo le Tombe dei Nobili e il Ramesseum e visitina ai negozi di Alabastro distribuiti in tutta la zona, ne scegliamo uno sotto il ristorante Hatschepsut dove pranziamo. Le tombe dei Nobili, in alcuni casi, sono molto elaborate e decorate, non al livello di quelle dei faraoni, ma molto interessanti.

Tombe di Khonsu, Userhat e Benia
Khonsu era il sacerdote durante il regno di Ramesse II. L’interno della sua tomba è decorata in maniera ricca e raffinata. La tomba di Bernia, alle spalle di quella di Khonsu, presenta una decorazione ancora più ricca. Benia era un bambino vissuto durante la XVIII dinastia e allevato a corte insieme ai piccoli principi. Anche la tomba di Userhat merita di essere visitata.

Tombe di Menna e Nakht
Entrambe sono decorate con pitture molto realistiche che descrivono la vita rurale nell’Egitto della XVIII dinastia (con scene di attività agricole, pesca, caccia e banchetti). Menna era un ispettore del catasto, mentre Nakht era un astronomo. Le tombe sono di dimensioni ridotte, quindi possono entrare solo poche persone alla volta.

Tombe di Ramose, Userhat e Khaemhat (tombe n. 55, 56 e 57)
Ramose fu sacerdote durante il regno di Amenhotep, ed era un sacerdote di Karnak. Si tratta di una delle poche tombe ben conservate relative a questo periodo (molte furono distrutte con il cambio di culti a favore del nuovo culto di Aten). Le pareti della tomba sono decorate con bassorilievi e pitture della vita dei faraoni e della famiglia di Ramose.
La tomba di Userhat è accanto a quella di Ramose. Le pitture delle pareti illustrano la vita quotidiana dell’Antico Egitto.
La tomba di Khaemhat è la tomba di un funzionario reale dei granai. Le scene delle pareti raffigurano sacrifici rituali, il rito funerario di Osiride e il faraone raffigurato come Sfinge.

Tombe di Sennefer e Rekhmira
Sennefer era il principe sovraintendente ai giardini del Tempio di Amon. La tomba si trova ad una notevole profondità. La parte più interessante è il soffitto del vano principale, decorato con una pittura di vite carica di grappoli d’uva.
La tomba di Rekhmira è una delle meglio conservate di quelle del periodo di Tuthmosi III. Sono raffigurate pantere, giraffe, elefanti e cavalli, portati come doni da terre lontane.

Ci spostiamo al Ramesseum, dove praticamente ci sono solo rovine, ma anche la presenza di una parte della statua di Ramesse che in origine era alta più di 18 metri!!!

Entrata del Ramesseum

Nour el Gourna

Una bella immagine locale

 

Il giorno 1 novembre, ultimo giorno a Luxor, entriamo al Meremptah Temple, con museo. Il sito è stato scoperto e restaurato dall’ Istituto Svizzero. Essendoci poche visite, perché sito minore, i “guardiani”, particolarmente uno, sono molto soffocanti e pesanti. Chiedono in continuazione mance.


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Dahab (Sinai)

Al pomeriggio, attorno le 15, ci spostiamo all’aeroporto di Luxor, dove ci attende il volo per la penisola del Sinai, per la precisione Sharm El Sheik. Lì passeremo gli ultimi 7 giorni, di meritato relax, sulle sponde di Dahab (in arabo significa dorato dovuto al colore della sabbia). Arriviamo verso le 19 a Sharm con un Embearer nuovo di zecca, spazioso e comodo. Troviamo ad attenderci un signore mandato da un’albergo di Dahab che abbiamo riservato dalla Svizzera. Verso le 21 arriviamo a Dahab dove troviamo ad riceverci la proprietaria del complesso, chiamato “Christina Beach ”. Il posto è incantevole e ben organizzato….sarà perché è a gestione Svizzera??? Dopo aver preso la camera, stupenda, ci dirigiamo al ristorante dove il proprietario Jasser, gentilissimo, ci porta la cena. Ceniamo seduti sui tipici sofà in riva al mare.

Hotel Christina Beach, Dahab

Promenade lungomare

Sub…
     
     

Nei susseguenti giorni, facciamo mare, piccole escursioni, sole, acquisti, insomma , dei veri turisti occidentali. Un giorno in particolare andiamo sul “Glass Boat”, che consiste in una barca con fondo di vetro, dove durante la navigazione, si possono ammirare i colori dei fondali e della barriera corallina!!! Dopo circa 20-30 min di navigazione, ci fermiamo e ci buttiamo con le nostre maschere e tubo per fare snorkeling. Parecchi pesci che si spostano a banchi, coloratissimi….Stupendo!!!

 

     
     
     
     

Il giorno 12 novembre prendiamo il volo interno per il Cairo, per passare l’ultima notte in Egitto, perché il mattino seguente, ci attende il volo per il ritorno a casa….

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Conclusione:

Per chi si vuole imbarcare in un viaggio fai da te in Egitto, consiglio solo di usare i voli interni per gli spostamenti. La flotta aerea interna è molto meglio di quella intercontinentale. Gli aerei sono nuovi, comodi e affidabili. Gli spostamenti interni con Bus e treni non sono molto pratici nè comodi.

L’anno prima, 2006, abbiamo fatto un viaggio simile ma in Messico, e devo dire, che malgrado alcuni miei piccoli problemi intestinali, in Messico era tutto molto più rilassante. La gente era più affabile (almeno in zone non troppo turistiche) e gli spostamenti molto più semplici. In Egitto cercano in continuazione di fregarti, e lo fanno senza preoccuparsi di farsi “catar via”. D’altronde, 12 mio di visitatori all’anno, li fanno sentire tranquilli, nel senso, “perdo un turista? e chissenefrega!”. Spero di essere stato utile a qualcuno che abbia in programma un viaggio simile.

Cartina con i siti visitati

20 Risposte a “Egitto”

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